Impianti di prima pioggia
Le acque maggiormente inquinate sono quelle della prima frazione (prime piogge) di ogni evento meteorico, mentre le successive (seconde piogge) non contengono, di norma, sostanze inquinanti.
Gli impianti di prima pioggia sono realizzati in modo tale da scaricare in fognatura, acque superficiali o suolo, in tempi successivi all’evento meteorico, esclusivamente le prime piogge trattate; mentre le seconde sono avviate direttamente al recapito in acque superficiali o suolo.
Così facendo si evita il sovraccarico delle fognature (specialmente se si tratta di reti miste) che, durante le giornate di pioggia, non ricevono l’acqua meteorica proveniente dalle superfici impermeabili trattate.
La sola prima pioggia (di norma i primi 4 o 5 millimetri di ogni precipitazione) defluisce al recapito dopo un determinato tempo (48 o 96 ore dalla fine dell’evento meteorico) ed in condizioni di tempo secco.
Le Regioni regolano, tramite l’emanazione di specifiche leggi, gli obblighi e le modalità di trattamento delle acque meteoriche che possono variare da zona a zona.
Queste prevedono nella stragrande maggioranza dei casi l’obbligo del trattamento con impianti di prima pioggia.
In alcuni casi è consentito anche il trattamento in continuo di tutte o delle sole prime piogge (in questo caso le acque meteoriche raccolte sono avviate direttamente al trattamento con separatori fanghi-oli).