Per ridurre questi rischi gli enti normativi hanno introdotto il vincolo di invarianza idraulica, ovvero un principio secondo cui bisogna mantenere invariati la portata e i volumi delle acque meteoriche che vengono scaricati nei corpi ricettori anche dopo gli interventi di ristrutturazione o di nuove costruzioni edilizie, così da conservare l’equilibrio idraulico del territorio.
Specificatamente in Lombardia è stato emanato il il “R.R. n.7/2017” con successive modifiche operate tramite il “R.R. n. 8 del 19/04/2019:
• Disposizioni sull’applicazione dei principi di invarianza idraulica ed idrologica.
• Modifiche al regolamento regionale 23 novembre 2017, n. 7”.
Questo di fatto suddivide i comuni della lombardi in 3 classi di criticità (A Alta criticità, B media criticità, C Bassa criticità) in base alla quale le opere di invarianza devono garantire una portata specifica massima ammissibile allo scarico di :
• Classe A: 10 l/(s haimp)
• Classi B e C: 20 l/(s haimp)
Definisce i criteri di smaltimento delle acque meteoriche secondo il seguente ordine:
• Riuso (irrigazione del verde, lavaggio auto, lavaggio pavimentazioni)
• Infiltrazione nel suolo o negli strati superficiali del sottosuolo (previa indagine idrogeologica)
• Scarico in c.i.s. (naturale o artificiale)
• Scarico in rete fognaria (verifica portate con gestore S.I.I.)