In occasione del carico dei serbatoi di stoccaggio carburante o del rifornimento degli automezzi (zone a rischio) è possibile che si verifichino spargimenti accidentali di idrocarburi. La stessa cosa può accadere in industrie ove siano movimentati liquidi pericolosi.
Il prodotto accidentalmente sversato confluirebbe nelle caditoie o canalette di raccolta e da qui giungerebbe agli impianti di trattamento pregiudicandone il funzionamento oppure al recapito con conseguenti danni ambientali.
E’ possibile installare lungo la canalizzazione che raccoglie i reflui provenienti da scarico concentrato e zona erogazione una vasca di segregazione NEUTRAsab.
Questa è realizzata in cemento armato senza giunti, internamente protetta da una strato di PEHD oppure, nel caso di depositi carburante o stazioni di servizio, da tre strati di vernice epossidica resistente ai liquidi leggeri.
Una tubazione di PEHD unisce l’entrata all’uscita.
Nella tubazione sono installate una valvola pneumatica o manuale, un foro di bypass posto nella parte superiore del tubo e un secondo foro d’emergenza posto nella parte inferiore dello stesso.
In condizioni normali l’acqua meteorica raccolta dalle caditoie/canalette delle zone a rischio defluisce nell’apposita canalizzazione e attraversata la tubazione della vasca NEUTRAsab raggiungendo quindi il trattamento/recapito.
In occasione della movimentazione dei liquidi pericolosi l’operatore chiude la saracinesca installata sulla tubazione del NEUTRAsab.
Terminata l’operazione di carico senza incidenti, la saracinesca viene riaperta.
Qualora si verificasse uno spandimento il prodotto sparso (idrocarburo) riempirebbe la canalizzazione e successivamente (uscendo dall’opposito foro di bypass posto sulla tubazione del NEUTRAsab) la vasca di stoccaggio (volume utile mc 2,5); interverrebbe poi l’autospurgo che svuoterebbe il prodotto stoccato nel NEUTRAsab.
Ad accumulo vuoto si aprirebbe il foro d’emergenza posto sulla parte inferiore del tubo in modo tale da svuotare e pulire tutta la canalizzazione.
Il prodotto contenuto nella canalizzazione si accumulerebbe quindi nello stoccaggio del NEUTRAsab e, dopo un secondo intervento dell’autospurgo, si riaprirebbe la saracinesca onde ripristinare la situazione iniziale.